La termogenesi postprandiale, o indotta dalla dieta, è un processo del metabolismo caratterizzato dal consumo energetico e calorico causato dall’ingestione di un determinato alimento e corrisponde mediamente all’8-15% del dispendio calorico totale. Già a partire da questo concetto è facile comprendere come in una dieta volta al dimagrimento la termogenesi postprandiale sia un fattore importantissimo al fine di ottenere ottimi e veloci risultati.
Infatti se è vero che un macronutriente piuttosto che un altro può incentivare la spesa energetica è altrettanto vero che per dimagrire è indispensabile assumere nell’arco di un giorno una quantità di calorie minore rispetto a quella consumata con routine quotidiana e attività fisica. Questo aspetto è positivo per due ragioni, la prima è che cibi con alto valore termogenico ci permetteranno più in fretta di bruciare l’energia che ci porterà ad avere un bilancio calorico negativo con relativo dimagrimento, e per secondo alimenti che fanno bruciare calorie potranno essere assunti in maggiore quantità con positive ripercussioni psicologiche sulla dieta.
Termogenesi postprandiale: funzionamento e compiti
Quando ci alimentiamo i cibi che abbiamo introdotto nel corpo dopo circa un ora dalla loro ingestione danno luogo ad un incremento della spesa energetica, noto appunto come termogenesi postprandiale; il livello di energia prodotta e dispersa o utilizzata varia in funzione del tipo di macronutriente.
Per quanto ne sappiamo oggi sono le proteine e gli aminoacidi a generare un maggiore stimolo termogenico, anche se l’energia prodotta in questo caso viene utilizzata solo al fine di mantenere costante la temperatura corporea; si tratta quindi di un’azione importantissima ma non direttamente correlata con la performance fisica.
Per quanto invece riguarda la TPP indotta da grassi e carboidrati il discorso cambia completamente, infatti il calore, e quindi l’energia, prodotti possono essere utilizzati nei muscoli per finalità energetiche, cosa non possibile per i protidi.
Macronutrienti e termogenesi indotta dalla dieta
Come abbiamo già detto la termogenesi postprandiale è indotta dal cibo che mangiamo, ma quali sono le differenze tra i diversi macronutrienti? Di seguito spiegato:
1) proteine, TPP media 23%. Questo è l’alimento che più di tutti richiede energia per essere digerito e assorbito, ed anche per questo, ma non solo, che le proteine vanno per la maggiore nelle diete ipocaloriche per dimagrire. L’effetto termogenico varia rispetto alla tipologia in oggetto, i livelli maggiori si registrano con proteine a più elevato contenuto di tirosina e fenilalanina, due aminoacidi;
2) carboidrati, TPP media 7,5%. Nel caso dei glucidi abbiamo un effetto termogenico molto ridotto rispetto alle proteine, ma comunque degno di nota; anche qui è necessario differire tra i diversi tipi, abbiamo quindi che saccarosio e fruttosio incrementano maggiormente la termogenesi postprandiale rispetto per esempio a amido e glucosio;
3) grassi, TPP media 3,5%. I lipidi sembrano giocare un ruolo di poco rilievo nel dispendio calorico, ma vanno comunque considerati in quanto l’energia dissipata per la loro digestione può essere usata per scopi di lavoro muscolare. Gli acidi grassi insaturi sono in grado di generare maggiore dispendio rispetto ad altri tipi di lipidi.
Cause della TPP indotta dagli alimenti
Ancora oggi aperto è un accesso dibattito per spiegare con certezza scientifica quali sono le cause di questo fenomeno, in merito esistono due differenti correnti di pensiero, la prima vede la principale causa della termogenesi postprandiale nella combustione dei macronutrienti ottenuti dalla digestione degli alimenti, mentre per la seconda i fattori scatenati sarebbero riconducibili a tutt’altro.
Infatti per alcuni questo processo è da imputare alle ghiandole che si occupano di secernere i succhi gastrici per la digestione, alla deamminazione degli aminoacidi contenuti nelle proteine ed alla maggiore secrezione di ormoni, quali la tiroxina e le catecolammine, derivante da un maggiore stimolo metabolico. In sintesi, riguardo a quest’ultima tesi, possiamo dire che:
1) le proteine favoriscono un drammatico aumento della termogenesi postprandiale a seguito di diversi processi catabolici e anabolici, quali la deamminazione, la sintesi proteica e la gluconeogenesi;
2) i carboidrati generano dissipazione di energia a seguito della glicogenosintesi, cioè la trasformazione del glucosio in glicogeno muscolare ed epatico.
Infine c’è una terza ipotesi che elimina qualsiasi connessione tra termogenesi postprandiale e digestione in quanto si registrerebbero gli stessi effetti di cui sopra anche assumendo i macronutrienti per via parenterale, cioè senza essere assorbiti dall’intestino.