La lipognesi è un processo metabolico dal quale a partire dall’Acetil coenzima-A vengono sintetizzati gli acidi grassi e nello specifico acido palmitico il più comune acido grasso presente negli animali e contenuto nell’olio di palma (da cui il nome) ma anche nella carne, nel burro e nei latticini.
La principale funzione del coenzima su detto è quella di produrre Atp attraverso il ciclo di Krebs, finalizzato a fornire energia alle cellule; quando dette cellule sono sature di energia il resto dell’acido palmitico viene immagazzinato sotto forma di acidi grassi nel fegato e nei tessuti adiposi per mezzo della lipogenesi.
Lipogenesi e aumento dell’adipe
La lipogenesi è dunque la principale via attraverso la quale un eccesso di aminoacidi e zuccheri viene accumulato sotto forma di grasso per scopi energetici, ma per quanto riguarda l’uomo sono sopratutto i carboidrati ad essere responsabili di un eventuale aumento del grasso corporeo.
In realtà il processo che più interessa coloro che sono attenti alla linea si chiama de novo lipogenesi; si tratta della conversione di glucidi in grassi che si svolge nel fegato quando le riserve di glicogeno epatico e del muscolo scheletrico sono sature.
In considerazione del fatto che un uomo adulto può accumulare circa 300-500 grammi di glicogeno tra fegato e muscoli e che il grasso a parità di peso nei confronti del glicogeno può fornire il doppio dell’energia, è facile comprendere perchè l’eccesso di carboidrati viene tramutato in grassi e non i riserve di altro tipo.
Come funziona la sintesi degli acidi grassi
Gli acidi grassi vengono sintetizzati in quattro specifici punti del corpo che sono l’intestino, il fegato, il tessuto adiposo e le ghiandole mammarie, dopo di che associandosi con il glicerolo formano i trigliceridi principali responsabili dell’aumento del grasso corporeo.
A livello di alimentazione è interessante notare come i cibi ad alto contenuto di glucidi come pane e pasta siano in effetti, sopratutto se ad alto indice glicemico, responsabili dell’accumulo dell’adipe, oltre a quelli principalmente grassi; infatti quando vengono ingeriti tali alimenti vi è una grossa secrezione di insulina ormone che spinge gli zuccheri (glucosio) all’interno delle cellule incentivando così la lipogenesi sia per finalità energetiche che d’immagazzinamento.
Da questo concetto è facile dedurre come sia importante alimentarsi senza eccedere nell’uso di carboidrati con alto indice glicemico e insulinico, per non favorire la trasformazione degli stessi in grasso.
Ulteriori nozioni sulla de novo lipogenesi
Come già detto il processo che determina l’accumulo di adipe è la de novo lipogenesi, dalla quale a partire dai carboidrati in eccesso introdotti con l’alimentazione si ottengono per finalità d’immagazzinamento i grassi.
Diversi studi hanno però dimostrato che in fondo questo processo non promuove direttamente l’accumulo del grasso in quanto quest’ultimo si attiva solo quando le scorte di glicogeno sono completamente sature, e questo risultato, sopratutto per chi svolge attività fisica, non è poi così semplice da raggiungere proprio perchè con detta attività le scorte di glicogeno vengono quasi completamente dissipate.
In realtà quello che fa ingrassare è il nesso che esiste tra assunzione dei carboidrati e secrezione dell’insulina; questo potente ormone ha tra le sue caratteristiche quella di impedire la mobilitazione del grasso (lipolisi) è chiaro quindi che in presenza di alti livelli glucidici nel sangue, e sopratutto se in concomitanza con i grassi come avviene nei pasti misti, i lipidi non saranno più utilizzati come fonte energetica ma anzi quelli ingeriti con l’alimentazione saranno ulteriormente depositati nelle scorte dei tessuti adiposi.
Quindi in definitiva anche se la de novo lipogenesi non è direttamente implicata nell’aumento del grasso svolge un notevole ruolo indiretto, ed è pertanto consigliabile assumere adeguate quantità di glucidi senza eccedere. Da questo si può anche comprendere come alcuni tipi di diete volte al dimagrimento siano caratterizzate, in apparenza paradossalmente, da elevati livelli di grasso e bassi livelli di carboidrati.
Ad ulteriore riprova di come questo sia vero sono stati effettuati alcuni studi che hanno dimostrato che a parità di calorie assunte una dieta iperglucidica ipolipidica facesse ingrassare 6 volte di più rispetto ad una dieta iperlipidica e ipoglucidica.